Insaccatura

Dopo avere “sciolto” manualmente l’impasto, si procede con l’insaccatura. Questa operazione può essere manuale o può avvenire mediante insaccatrici (pneumatiche o a coclea) che introducono l’impasto nell’involucro. Questo è rappresentato principalmente da vesciche suine naturali, benché alcuni produttori utilizzino ciechi di maiale o bondiane di vitello.
I budelli naturali e salinati devono essere stati precedentemente lavati con cura, sottoposti a lavaggi continui con acqua e curati in acqua aromatizzata con bucce di arancia e aceto, aglio e alloro, fino al momento dell’utilizzo.
A seconda del tipo di insacco, ovviamente, le Ventricine avranno una pezzatura diversa.

 

 

 

LEGATURA / FORATURA

Dopo l’insaccatura, le Ventricine vengono legate con spago di canapa all’estremità libera, evitando che l'impasto fuoriesca dall’involucro dell’insacco per gravità.

Una legatura caratteristica della Ventricina è quella "a doppia briglia e un passo", con spago di medio o grosso calibro. È consuetudine, tuttavia, utilizzare anche la rete elastica per alimenti.

Successivamente, si effettua la foratura con aghi sottili in prossimità delle bolle d'aria eventualmente presenti, per favorire la loro eliminazione e l’asciugatura.

Le Ventricine così prodotte vengono poi appese a pertiche di canna o di metallo.